Aprire un e-commerce può essere semplice, veloce e poco oneroso, ma ha anche un’elevata probabilità di fallimento (si stima che l’80% circa degli e-commerce fallisca dopo il 1 anno). I motivi del fallimento di un e-commerce possono essere molteplici e specifici per ogni attività, ma ci sono degli imprevisti comuni che, se evitati, riducono il rischio di fallimento.

 

Basso investimento iniziale

Data la semplicità ed il basso investimento iniziale necessario per aprire determinati siti di e-commerce (Shopify permette di aprire uno store online spendendo solo 29€ al mese, se ci si occupa personalmente dell’impostazione del negozio), qualcuno potrebbe pensare che questa cifra è tutto ciò che occorre investire. Bisogna pensare all’apertura di uno store online come all’apertura di un punto vendita fisico, quindi richiede un investimento sia in termini di tempo che di denaro.

 

Dividere opportunamente il budget 

Spesso, quando si decide di aprire un e-commerce, si investe tutto il budget in inventario e magazzino e non se ne riserva una parte da dedicare al marketing. Questo è un grosso errore, perché il marketing è la benzina che permette all’e-commerce di generare profitti, quindi bisogna riservargli fondi sufficienti a generare costantemente traffico sul sito.

 

Scorretta gestione dei prodotti in magazzino

La gestione dell’inventario, per un nuovo e-commerce che si è appena lanciato sul mercato, può essere spinosa. Acquistando molti prodotti si potrebbe esaurire il budget totale, spendendo troppo poco in marketing si potrebbero perdere clienti o non acquisirne di nuovi. I fornitori, inoltre, potrebbero avere tempi di consegna non compatibili con le necessità dello store, quindi bisognerebbe gestire il tutto in modo tale che l’inventario sia sempre pieno al punto giusto, e ci sia sempre una parte di budget disponibile per eventuali emergenze. 

 

Concorrenza elevata

Se si vende lo stesso prodotto di un competitor affermato sul mercato, bisogna sapere, sin da subito, che la concorrenza sarà elevata e spietata. Potrebbe essere difficile vendere gli stessi prodotti di Amazon e riuscire a competere con un tale colosso, quindi si dovrebbero trovare prodotti di nicchia o artigianali, in modo tale da non avere elevata concorrenza.

 

Contenuti multimediali di bassa risoluzione

Il commercio online, non potendo fare affidamento su tutti e 5 i sensi del cliente, deve concentrare tutte le sue energie sulla vista. Bisogna assicurarsi, quindi, che ogni contenuto audio e video sia rappresentativo del prodotto, accattivante e di alta risoluzione. Per prendere spunto si possono usare immagini di venditori di successo e poi trovare un buon fotografo che sia in grado di creare contenuti di alta qualità.

 

Sito web non all’altezza 

Non c’è business plan o strategia di marketing che riesca a compensare un sito web scarso. Il sito web di un e-commerce deve essere sicuro, funzionale, performante ed adattabile ai diversi tipi di schermi (considerando che la maggior parte dei potenziali clienti naviga da dispositivi mobili). Deve inoltre avere una grafica semplice ed accattivante, per mantenere alta l’esperienza utente durante la navigazione. Deve essere, inoltre, in grado di generare traffico organico, lavorando correttamente sulla SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca).

 

Scarsa pazienza

Bisogna, infine, avere pazienza. Un business online non cresce immediatamente, ma richiede tempo e costanza. Non bisogna aspettarsi di generare immediatamente profitti, ma bisogna lavorare costantemente per crescere ogni giorno.

 

Conclusioni

Dopo questi consigli, occorre precisare che ogni e-commerce ha la sua storia ed avrà un percorso diverso, quindi le strategie non sono universali, ma vanno studiate caso per caso, monitorando costantemente i diversi report.